La cicala e il bambù

Il Ventaglio

Le Attività del Ventaglio possono essere considerate un complemento significativo alle attività presentate nei Progetti Speciali (La Scrittura, Parola SilentePollicini Verdi), ma possono essere anche svolte indipendentemente da esse, come attività a se stanti.

II Ventaglio per … La Scrittura. Parola Silente

Che ne dici di scrivere il tuo nome in katakana od un nome di cortesia  in kanji? Oppure realizzare un bel Fūrin?  Od un rotolo giapponese da appendere?

Facciamo un…

 

                                                    掛物

                             Kakemono  –  Rotolo Decorativo

Laboratorio   

Pubblico di riferimento:

Scuole Primarie Secondo Ciclo

Scuole Secondarie

Famiglie con Bambini

Il kakemono (掛物)è una calligrafia od un dipinto realizzato su materiali diversi destinato ad essere temporaneamente appeso alle pareti. 

Uno dei piaceri legati al kakemono sta nella possibilità di sceglierne uno adatto, a seconda delle occasioni, degli ospiti e delle stagioni. Perché, se il kakemono è bello da guardare, è altrettanto bello da mostrare agli ospiti!

In primavera, il kakemono, dovrebbe ricreare la sensazione della natura che si risveglia, in estate la brezza ed il suono dell’acqua fresca che scorre, in autunno ed in inverno, al contrario, un senso di calore.

A seconda della stagione costruiremo un bel kakemono tradizionale, con susini, fiori di ciliegio, carpe koi, martin pescatori…, carte colorate, nastri di raso e tanti bei 風鎮, con perle di legno, perline, pendenti e nappine colorate!!!

 

                                                         風鈴

                                    Fūrin – Campanello a Vento

Laboratorio     

Pubblico di riferimento:

Scuole Primarie Secondo Ciclo

Famiglie con Bambini

Fūrin (風鈴) è il tradizionale campanello a vento giapponese. Il nome deriva da Fu (), che significa vento, e Rin (), che significa campana. Il fūrin tradizionale viene realizzato in forme diverse e con diversi materiali. Una striscia di carta è appesa ad esso per mezzo di uno spago. Quando la brezza spira sulla carta, questa ondeggia gentilmente, producendo un delicato fruscio. Appena comincia la bella stagione, questi “Campanelli del Vento” vengono appesi sui balconi, nelle verande, alle finestre, sui rami degli alberi. A volte, sulle strisce di carta, si scrive una poesia, una preghiera, si esprime un desiderio che il Vento possa portare con sé.

I giapponesi, nelle calde ed afose sere estive, al solo sentire il suono dei campanelli a vento percepiscono una sensazione di fresco. I campanelli eolici, infatti, tradizionalmente appesi sotto le grondaie delle case, non solo aggiungono un tocco di colore all’arredo urbano, ma offrono anche una sensazione rinfrescante con i suoni creati dalle dolci brezze nell’umida estate giapponese. Per questo compaiono all’apparire della bella stagione.

Il suono prodotto dai fūrin viene comparato ai suoni della natura: il mormorio dei ruscelli,  la brezza della sera, le piccole voci degli insetti come i 鈴虫 , che annunciano l’arrivo dell’autunno.

Furono i monaci Buddhisti a portare in Giappone i primi campanelli eolici, che venivano appesi ai quattro angoli del tempio buddhista e delle pagode. La leggenda vuole che fossero a forma di富有 di bronzo.

I giapponesi credevano anche che nulla di male sarebbe accaduto finché le campane avessero suonato …

Per rinfrescarci nelle calde sere estive, facciamo anche noi un bel fūrin, con materiali di recupero e tante campanelle colorate. Legheremo poi al nostro fūrin un 短冊, che esprima un desiderio od un augurio da lasciare in custodia al vento …

ASSAGGI DI GIAPPONE

 

                                              名字的

                         Míngzì de Jing  Biglietto beneaugurale

Laboratorio  

Pubblico di riferimento:

Scuole Primarie Secondo Ciclo

Scuole Secondarie Primo Grado

Famiglie con Bambini

Come salutavano gli antichi il Nuovo Anno, le feste tradizionali, il compleanno? In passato non esistevano cellulari, uffici postali, Internet, chat…sembrava non esserci un solo modo per comunicare messaggi augurali e pensieri personali…

Da Oriente ad Occidente, in realtà, esisteva una fitta rete di scambi  beneaugurali.

Soprattutto in Oriente, i biglietti di auguri esistono fin dai tempi antichi. In Cina, messaggi beneaugurali su supporti diversi cominciarono a circolare addirittura a partire da epoca Tang (618-907), quando venivano realizzati su pezzi di bambù (Míngzì de Jīng, 名字的: 名字 míngzì ꓿ nome, jīng ꓿  canniccio, supporto di canna).

Fu proprio durante la dinastia Tang, che, qualcuno, forse un funzionario pigro ed indolente, pensando che fosse troppo fastidioso recarsi in visita di persona per fare gli auguri di Capodanno, trovò l’escamotage  di inviare gli auguri di Capodanno attraverso un biglietto. Questo tipo di biglietto di venne perciò chiamato “Biglietto Volante”.

Quanti “Biglietti Volanti” possiamo scrivere anche noi? Tantissimi!

Per ogni festa c’è un colore ed una immagine appropriata, così come, anche per ogni carattere ed augurio, esiste un colore altrettanto preciso, e per ogni biglietto, un sigillo personale!

 

                                             Σκύταλη

                                                 Scitale

Laboratorio     

Pubblico di riferimento:

Scuole Primarie Secondo Ciclo

Scuole Secondarie Primo Grado

Il  metodo e la chiave. Ecco cosa imparare in questo laboratorio!

Scrivere messaggi crittografati può essere anche molto facile. Basta conoscere il sistema ed avere gli strumenti per risolvere l’enigma.

Gli efori, la più alta magistratura spartana, inventarono uno strumento ingegnoso, la scitale, che consentiva di svelare un messaggio segreto in maniera molto semplice.

Scopriremo come è fatta una scitale, la costruiremo e sceglieremo la chiave per comprendere il messaggio cifrato conservato su di essa.

Impareremo a leggere e scrivere alcune lettere e parole greche, ma anche latine, perché la chiave di lettura sarà quella inventata da Giulio Cesare più di duemila anni fa!

II Ventaglio per … Pollicini Verdi

 

                                          Di Spezie e di Frutta …

                                        Laboratorio di Tintura

Laboratorio     

Pubblico di riferimento

Scuole Primarie Secondo Ciclo

L’Erbario dei Pollicini diventerà una fonte inesauribile di ispirazione:

Papaveri, Malva Comune, Crisantemi, Calendule popolano da sempre i tessuti più ricchi e preziosi prodotti in India, e ci aiuteranno a riprodurre una antica pakta, cintura indossata dai grandi raja indiani, usando gli antichi simboli floreali ed animali e le più tradizionali tecniche decorative indiane: blocchi di legno, stencil e colori naturali per il kalamkari, lamelle di metallo per il mukhaish, un filo d’oro per lo zardosi…e non solo…

La nostra cintura può diventare anche magica…se la tingiamo con erbe, frutti e spezie: curcuma, tulsi, polvere di sandalo, aloe vera…secondo quanto ci insegna l’arte dell’Ayurvastra, potremo vestirci di spezie per stare sempre bene e vivere fino a 100 anni!  

UN ASSAGGIO DI INDIA

                                             Il Sogno di Koko:

                                            la Zucca che Canta.

                                           Strumenti Musicali

Laboratorio     

Pubblico di riferimento:

Scuole Primarie Secondo Ciclo

La luna, sotto il grande cielo stellato africano, ha mandato un sogno nuovo a Koko. Le ha rivelato come i tesori spesso sono piccoli ed apparentemente insignificanti ma racchiudono in sé poteri inspiegabili.

La Natura offre, l’uomo accetta e modifica. L’importanza dei prodotti naturali presso le popolazioni etnologiche e le lavorazioni ad essi legate. La zucca……cibo, mestolo, ciotola, borraccia, strumento musicale…

Il laboratorio prevede la lettura animata di una favola tradizionale africana, la manipolazione di oggetti tradizionali africani, l’ascolto di strumenti etnici realizzati con zucche di diverse specie, la realizzazione, con semi, perline, conchiglie e cordicelle di uno Ṣẹ̀kẹ̀rẹ̀, fra gli strumenti musicali a percussione più diffusi in Africa Occidentale.

Isabel Ciceri

Tel. 3792313236

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